Malagiustizia Minorile Anna Giulia Camparini una storia infinita!!!!!

..Anna Giulia è una bambina che il 14 luglio compirà 10 anni, una bambina col destino scritto dalla nostra Giustizia.Ha poco più di 2 anni Anna Giulia ,quando una notte viene svegliata da persone che entrano dalla finestra della sua camera, sono carabinieri, sono lì perché una segnalazione anonima ha lanciato sospetti che in quella casa ci fosse droga, la perquisizione ha esito negativo e in poco tempo viene archiviata perché il fatto non sussiste,non viene trovato droga e non viene sequestrato niente, nella confusione c’è un diverbio con un carabiniere che fa una denuncia agli assistenti sociali che la bambina vive in ambiente fatiscente (stavano ridipingendo casa)Nessuno verifica, e la bambina viene allontanata dai genitori con le parole “ c’è sicuramente un errore fra 15 giorni la riavrete”Inizia un percorso con incontri protetti, in cui degli educatori relazionano la buona genitorialità ,iniziano controlli al sert che certifica che non sono tossici,fino ad arrivare a relazioni che chiedono il rientro immediato a casa della bimba,il tribunale ignora e decreta che la bambina deve essere affidata ad una nuova famiglia “nonostante la genitorialità ricca e affettiva”. A questo punto Massimiliano e Gilda sentendosi abbandonati dalle istituzioni,e ascoltando le richieste della figlia che chiede loro di portarla via decidono in un gesto per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e rapiscono la bambina, passano con lei 3 giorni in Slovenia,poi convinti dalla nonna paterna tornano in Italia, il comune che a quel tempo ha in tutela la bambina comprende la disperazione e il gesto d’amore e non denuncia, limitandosi a rimettere la bambina in istituto, il TDM di Bologna a quel punto estromette i servizi sociali dal caso e mette una tutrice l’avvocato Sabrina Tagliati che sin dall’inizio si è rifiutata di conoscere i genitori, viene chiesta una CTU per rivalutare la genitorialità e viene incaricata la psicologa Cinzia Sgarbi che non valuterà mai i genitori assieme alla figlia.Dal rientro dalla Slovenia Massimiliano e Gilda non vedranno più la loro bambina,decidono un incontro nei giorni del compleanno di Anna Giulia,ma la sera prima i genitori ricevono una telefonata in cui vengono avvisati che non sarà possibile perché la bambina è in vacanza a Massa e l’incontro slitta a settembre/ottobre in data da destinarsi,disperati i genitori scrivono al presidente Napolitano chiedendo aiuto e annunciando il loro gesto, ma non riceveranno mai risposta,.Ancora una volta abbandonati al loro dolore da tutte le istituzioni rapiscono di nuovo la bambina,si recano al Cenacolo Francescano di Massa e con una pistola giocattolo (unico scopo di quell’arma era non creare tafferugli in cui qualcuno poteva farsi male) rapiscono di nuovo Anna Giulia che dopo un primo sconcerto per le urla delle suore che arrivano anche ad infilzare il suo papà con una forchetta, una volta arrivata in auto con loro li abbraccia e gli dice” grazie che mi avete rubato di nuovo”La fuga doveva durare pochi giorni, ma quando la bambina gli racconta le punizioni subite non hanno il coraggio di “riconsegnarla” anche perché la vedevano felice al punto che ripeteva” stiamo vivendo una favola! Ancora una volta però fidandosi di Appelli televisivi del Presidente del TDM di Bologna Millo e dell’allora ministro Giovanardi in cui chiedevano di tornare che sarebbero stati aiutati ,riconsegnano la bambina…ma vengono sbattuti in prigione e condannati a 2 anni e 4 mesi per sottrazione di minore, in quanto la tutrice si era costituita parte civile.Dopo 8 mesi i giudici del tribunale di Massa li scarcerano con queste motivazioni . Il reato c’è ma non è grave in quanto la bambina non doveva essere sottratta, considerato che non sono tossici, non è stata trovata droga in casa, che la bambina con loro era stata felice, come provato dalle foto,e se non altro non ha subito traumi peggiori di quando è stata sottratta.Erano previsti incontri tra la bimba e i genitori, uno in carcere e altri dopo la liberazione, ma non sono mai stati osservati in quanto la Tutrice si è opposta e la Ctu ha detto che non erano necessari e il 21 di Giugno in un udienza la famiglia viene messa al corrente che anna Giulia è stata collocata presso una famiglia affidataria e che stà bene e non chiede di loro!In tale udienza viene deciso di rivalutare i genitori di dar loro una possibilità con un percorso di 6 mesi dopodiché valuteranno se restituirla. 
Queste decisioni però non vengono mai recapitate a famiglia e avvocato, passano mesi di silenzio da parte del Tdm, fino ad arrivare al 14 ottobre giorno in cui vengono a sapere da una tv privata che il procuratore di Bologna Ugo Pastore stà indagando sul caso, non ci vede chiaro e si prende 6 mesi di tempo per valutare di restituire Anna Giulia .Dopo soli 4 giorni però il presidente del TDM Millo annuncia alla trasmissione Chi L’ha Visto la sentenza di adozione per Anna Giulia!L’avvocato presenta il ricorso alla corte d’appello , viene presentato un parere pro veritate dall’osservatorio minori del Prof Gaetano Giordano in cui si afferma l’incompetenza della ctu, esposti dell’avvocato contro i giudici del TDM e alla tutrice, viene presentato ricorso dal pmm del tribunale Lazzarini, in cui precisa che non è d’accordo per l’adozione, ma con il percorso deciso il 21 giugno…in una settimana la corte d’appello accoglie il ricorso e sospende la sentenza perché non ci vede chiaro e decide che il 12 gennaio ci sarà la prima udienza, in quella data la Tutrice Sabrina Tagliati riesce a bolccare tutto per un cavillo, ininfluente ai fini processuali, la notifica dell’appello dei nonni paterni e l’udienza viene rimandata di 3 mesi al 29 di marzo . Nell’udienza del 29 marzo, tutti i giudici tranne il relatore sono cambiati, la presidente è la giudice Daniela Magagnoli ex giudice del tdm di bologna che aveva affiancato Millo per anni. Dopo un mese e mezzo sempre dai giornali l’avvocato e la famiglia apprendono che il ricorso è stato respinto, la bambina resta adottabile in quanto i genitori non hanno rapito per amore ma perché consideravano la figlia come una proprietà da riavere e essendo stati in tv a rivendicarla hanno dimostrato di non essere in grado di crescerla ritenendo per questo la genitorialità irreversibilmente compromessa!È stato ignorato praticamente tutto, ignorate prove e relazioni ,ripristinando quella sentenza da loro stessi sospesa . Ad oggi nessuno sa dov’è la bambina, , non vede i genitori da oltre 2 anni, e tutto questo è stato deciso senza dare ai genitori nessuna possibilità di rivalutazione, sono stati ignorati i nonni paterni e qualsiasi altra soluzioneLa cassazione ha confermato l’adottabilità ignorando delle importanti testimonianze rilasciate dagli stessi servizi sociali durante il processo a Reggio Emilia :Processo Camparini Reggio Emilia teste Ass sociale Gibertini Sara è l'assistente sociale che ha provveduto ad allontanare Anna Giulia  Dai suoi genitori Dal verbale ..."dall'ottobre del 2007 all'ottobre del 2008 quante volte è andata a casa dei Camparini?","Nessuna volta"Quante volte ha incontrato la bambina dal 2007 al 2008?", "due volte""la sua relazione fa riferimento a un presunto stato di fatiscenza della casa , se non ha mai visto la casa, non ha mai frequentato i genitori, ha visto la bambina all'agosto del 2008, in base a che cosa lei fa riferimento a un presunto stato di fatiscenza [della casa e] a un problema di tossicodipendenza dei Camparini?","la relazione è a mia firma in quanto operatore del servizio, le cose riportate, se mi sono state riferite, sono indicate come qualcosa che io ho appreso e non come dato di fatto" ; "Rispetto all'abitazione, come è indicato in relazione, è stato il fratello di Gilda [Fontana] nel colloquio che ha riferito questo aspetto qui","Ma [il colloquio avviene] nell'agosto 2008 lei però questa relazione la fa prima.Lei quindi non ha mai verificato se poi effettivamente questo corrisponda al vero o meno?","Io non sono mai stata in quella casa"
sui problemi di droga?"," "il decreto che ci è pervenuto in servizio [riferiva] che dalle prime informazioni pervenute emergevano situazioni pregiudizievoli in quanto i genitori conducono vita irregolare e abusano di sostanze stupefacenti. Quindi era una informazione che a noi perveniva dal Tribunale"
"Lei è a conoscenza che queste informazioni che vengono riportate nel decreto non sono altro che estrapolate da una lettera fatta dalla mamma di Gilda Fontana al Tribunale dei minori?",
"Io non sono a conoscenza di questa cosa. fra l'altro è una particolarità il fatto di ricevere un decreto che noi consideriamo... come dire?... importante rispetto ai contenuti e alla preoccupazione che i giudici avevano rilevato non conoscendo la famiglia, ma noi ci affidiamo a quello che ci viene ..."
 
"dall'ottobre del 2007 all'agosto del 2008 quante volte ha incontrato, se li ha incontrati, i familiari della signora Fontana?",
 
"una volta lo zio e in un'altra occasione i nonni"
 
QUESTA DECISIONE DI PORTARE VIA LA BAMBINA è STATA PRESA ESCLUSIVAMENTE IN BASE A
 PETTEGOçEZZI E DICERIE SENZA VERIFICHE!!! IL TRIBUNALE NON CONOSCEVA LA FAMIGLIA...L'ASSISTENTE SOCIALE NON CONOSCEVA LA FAMIGLIA... 
Processo Camparini reggio Emilia Teste Dorella Pane Ass Sociale Testimone Dorella Pane ass Sociale : il progetto era quello di un graduale inserimento della bambina al domicilio" ; tuttavia "Il Tribunale nel maggio 2009 ha emanato un nuovo decreto che invece ci chiedeva un'ulteriore valutazione di un'eventuale collocazione della bambina presso i nonni materni" ; "vista l'età molto piccola della bambina e soprattutto per l'alta conflittualità che c'era tra la famiglia materna, quindi i nonni materni, e i genitori di Anna Giulia, sia io che la psicologa non abbiamo valutato positivo questo inserimento" ; "il Ser.t. , Servizio territoriale per le tossicodipendenze, escludeva categoricamente una dipendenza di alcuno dei genitori della bambina da qualsiasi tipo di sostanze; la Psicologia aveva relazionato che non vi erano elementi tali da ostacolare l'inserimento, il rientro della bambina a domicilio. C'erano delle buone comunque capacità genitoriali, in particolare della mamma, affettive, educative e relazionali, quindi è stato riportato non solo dal servizio sociale ma anche dagli altri servizi, mentre il Centro di Salute Mentale, visto che il decreto prevedeva anche un profilo di personalità dei genitori, loro quindi, entrambi i genitori, sono andati al Centro di Salute Mentale e sono stati seguiti da due psichiatri diversi e anche lì non è stato rilevato nessun tipo di problematica psichiatrica, ma una collaborazione in particolare da parte della madre ad aderire ad un percorso, ad un eventuale percorso" ; anche la valutazione dell'educatore del servizio sociale riteneva appunto utile per la bambina che manifestava comunque un malessere e il desiderio di voler ritornare con i genitori, di poter, diciamo, essere per una relazione positiva, per il rientro della bambina a casa, un graduale rientro della bambina a casa; i genitori hanno comunque sempre collaborato con il servizio sociale; nondimeno, Il Tribunale rigettava comunque il progetto del servizio sociale e degli altri servizi e chiedeva invece la collocazione della bambina presso una famiglia affidataria e di pian piano diminuire gli incontri con i genitori proprio per favorire invece diciamo il crearsi di una relazione con la nuova famiglia" "la bambina esprimeva il desiderio di tornare a casa; Anna Giulia ha comunque soprattutto un legame molto forte con la mamma e tutte le volte che doveva tornare in comunità esprimeva il suo malessere, piangeva e scappava via" "Poi c'è stato il rapimento dopo mi è stato proibito di avere contatti con la comunità e con la minore, poi mi è stato tolto il caso Avvocato domanda : "E' riuscita a comprendere le ragioni per le quali il Tribunale abbia emesso questo provvedimento nonostante i vostri suggerimenti sembra andassero in un'altra direzione?" "No, me lo chiedo ancora adesso" !!!!!
 
Malgrado queste testimonianze la corte di cassazione conferma l’adottabilità e con le motivazioni dell’appello… I genitori non hanno rapito per amore ma perché considerano la figlia un bene da riavere!
Forse primo caso in Italia che non si ferma alla cassazione, l’avvocato scopre che in base all’articolo 21 si può ripartire da capo e presenta altro ricorso al TDM dove chiede di vedere se ci sono ancora i presupposti per l’adottabilità… ricorso accolto  Questo il comunicato dell’avvocato 
 Ma il Tdm  rigetta poi ,firma il decreto la stessa Giudice Francesca Salvatore che ha firmato per l’adottabilità in primo grado!Adesso Stiamo aspettando la sentenza della corte di Appello ,che in quinto grado di giudizio ha avuto l’udienza il 13 novembre 2014…
 
 



 

inserito da domenico marigliano blogger

 

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