Ritorno alla violenza estremista della Sinistra Giovani comandati a bacchetta a creare caos per fermare il nemico di turno.

Ecco, negli anni Settanta, «appartenere» ad una comunità politica ed umana, ed «appartenersi», lui e lei, con tutto il calore adolescenziale, poteva essere questo: comprare due giacche a vento uguali.Essere di un ideologia politica diversa credere in ideali e lottare per quelli, oggi invece la violenza che commettono certe frange di estremisti sia di sinistra che di destra non sono con ideali ma ben si sembrano delle vere e proprie rappresaglie contro il nemico di turno per far piacere al padrone che li tiene con i fili come delle marionette. In questi ultimi giorni abbiamo visto degli attacchi a rappresentanti delle istituzioni (sopratutto a rappresentanti di destra delle istituzioni) attaccati da fanatici che si dicono politici nuovi e guerriglieri del buonismo e del vogliamoci bene insieme agli stranieri, questo e' un sistema marcio, il tutto scaturisce come detto dalla voglia di assecondare il padrone che li tiene scusatemi del francesismo dalle palle , In un intervento Luca Casarini ha detto testuali parole  "Tutti noi dovremmo dare dei sonori schiaffi ai razzisti e agli xenofobi", istigando alla violenza questo sembra un reato bello e buono , se succedeva il contrario che Salvini avrebbe detto quelle frasi , apriti cielo era Dio insieme a suoi  angeli per fare il giudizio universale al povero Salvini .quindi istigando alla violenza il caro Casarini ha dato forza a delinquenti di fare violenza contro una delegazione che andava a controllare un campo rom ,dove vengono spesi milioni di euro per mantenerlo tutti soldi dei contribuenti, e non dimentichiamoci che nel campo rom nel 2013 ci fu una retata della polizia e carabinieri dove furono trovati molti grammi di cocaina e della  di marijuana coltivata  e in quella retata furono arrestate 35 persone quindi non e' un campo che faccia bene alla Bologna che vuole vivere in tranquillita' e in sicurezza. L'auto con cui il segretario del Carroccio è arrivato al campo nomadi è stata assalita a calci e pugni dagli antagonisti.Sassate sulla macchina, calci, pugni e sputi. Questa la calda accoglienza tributata dai centri sociali a Salvini. "Se questa è la Bologna 'democratica e accogliente' - ha commentato il leader del Carroccio su Facebook - dobbiamo liberarla". La tensione è montata fino a questi gesti estremi solo perche' ci sono gente che hanno un diritto di dire delle minchiate in tv e di fare i portavoce di persone che sono solo dei delinquenti, un odio che fa paura, ma si sa che questi signori vogliono il gioco della guerra , del caos se no i loro amici in alto come possono fare distrarre la gente se gli viene aumentate le tasse , l'iva, la benzina, che vengono tolti soldi dal conto corrente con delle imposte da usurai, come fanno ? Quindi allora cosa e' piu' facile distrarre la popolazione dandogli della guerriglia , mettendogli paura, quindi la visita al campo rom voluta  fortemente dallo stesso Salvini dopo lo schiaffo e gli spintoni di una nomade alla Borgonzoni, per i signori della sinistra era manna dal cielo per creare il caos e quindi issare i centri sociali un gioco che molti politici di sinistra sfruttano per fermare il rivale piu' forte, quindi e' andata in scena l' aggressione, inoltre per far cpaire che gente e' la sinistra italiana invece di dire che era sbagliato ci sono stati commenti e interventi da far tremare i polsi, pensare che  per quanto ripresa in un video choc, non aveva scalfito l’assessore comunale ai Servizi sociali, Amelia Frascaroli (s.e.l.) , che aveva condannato la strumentalizzazione della visita. "Ti pago tutto, vengo a verificare e mi prendi pure a schiaffi?", aveva replicato Salvini sfidando i diktat di Anpi, sinistra parlamentare e centri sociali a non farsi vedere a Bologna. Ma al momento della visita e del controllo del campo rom appena arrivato  in via Erbosa, alcuni esponenti del centro sociale Xm24, che insieme al sindacato Asia-Usb presidiavano il campo nomadi sin dal primo mattino, hanno  assalito l'auto su cui viaggiava Salvini. Ma tutto questo non era vicino all'entrata del campo roma ma lontano , Salvini stava rilasciando delle interviste e qui fa capire la cattiveria e la stupidaggine di questi personaggi che cercavano di far male sono andati a cercare Salvini che  si trovava in un parcheggio, a qualche centinaio di metri dal campo nomadi, quando è stato raggiunto dai manifestanti. Salvini era li insieme al candidato alle regionali Alan Fabbri e alla Borgonzoni. Raggiunti da una pioggia di sassi, i tre esponenti del Carroccio sono subito corsi in macchina che, mentre gli antagonisti cercavano di sfondare i finestrini e il parabrezza per entrare in auto, è fuggita a velocità sostenuta scansando alcuni manifestanti. "Se proveranno a tornare - ha minacciato Loris Narda dei collettivi antirazzisti di Bologna - saranno respinti" Ricordare che questo personaggio e' un esponente violento e spesso carica le forze dell'ordine nelle manifestazioni e puntualmente si trova in risse e assalti , assalti e agguati vigliacchi. Il segretario della lega ha replicato su fb a chi lo stuzzicava e lo ha fatto con frasi dure "Noi 

stiamo bene, bastardi". All'aggressione dei centri sociali, poi, va ad aggiungersi la solita violenza verbale della sinistra. Non contento del blitz antagonista il presidente del quartiere Navile, Daniele Ara, che avrebbe dovuto accompagnare la delegazione leghista all'interno del campo nomadi, ha pure commentato: "Un razzista è passato per vittima grazie ai centri sociali, son riusciti a fare un servizio a Salvini". Anche su Facebook il tenore degli attacchi è lo stesso. "Il prossimo che finirà a testa in giù - scrive un utente - sei tu". Ma Salvini non si lascia intimorire. E promette: "Oggi faccio lavorare l’avvocato, oltre a denunciare quelli che hanno devastato l’auto, denuncio anche tutti i cretini che su Facebook istigano alla violenza". e con queste parole sono in sintonia con il segretario Salvini la violenza non porta alla soluzione dei problemi ma si sa che la sinistra ha orecchie da mercanti non ascolta. 
Domenico Marigliano Blogger

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