Un mondo di Pazzi e di Polli!
Siamo pazzi, siamo squilibrati, siamo quelli che sbottano, che usano violenza, i ribelli senza un obiettivo, i rivoluzionari senza una rivoluzione in una società dove crisi è il suo secondo nome in un mondo finito e senza un lieto fine. Ormai pretendere di capire i nostri politici è pura presunzione. Equivale a cercare di capire una lezione di greco impartita da un finlandese che parla in cinese. L'equivoco dei nostri tempi è che non è la politica a servirsi di tecnici, ma gli stessi a servirsi della politica. Mentre i clandestini sbarcano nel sud del paese e sappiamo come ed a che prezzo per loro e noi, i politici si imbarcano in governi commissioni ed incarichi, non sappiamo come ma sappiamo a che prezzo (solo) per noi.
In Italia siamo passati dall'esproprio proletario all'esproprio porchettaro. Oggi i politici sono spesso dei sognatori mantenuti da chi non può più permettersi né di dormire né di sognare.L'italiano medio, tra clic e ristoranti, si lamenta da decenni di chi lo governa, eppure questi sono ancora lì, con i loro flaccidi culoni sui comodi scranni a tirar fuori conigli morti dal cilindro del nostro futuro. L'homo italicus alla piazza preferisce da sempre la pizza, alle manifestazioni, le degustazioni, non conosce chi sia il ministro della difesa, ma ti citerebbe il centrocampo dell'Atalanta,del Napoli,Della juventus e di tutte le altre squadre di calcio, anziché di politica attiva si nutre, davanti la sua pay tv, di polemica cattiva, gli aumentano l'iva ma lui continua a interessarsi del matrimonio della diva, non capisce di devolution, basta che funzioni la Playstation. Siamo patologicamente privi di memoria storica, anche a breve termine; non so se il nostro senso civico sia affetto da Alzheimer o sindrome di Stoccolma. Ormai sono deluso mi auguravo che la nostra speranza, era riposta nelle nuove generazioni comunque esse facciano, speravo che le nuove leve politche facevano meno danni dei vecchi lupi della politica italiana ma il mio augurio e' stato disatteso perche' anche il nuovo e' uguale al vecchio, ora io mi chiedo chi ci salvera' da tutto questo disastro? In campagna elettorale sentiamo parlare un saggio, un uomo di valore. Una volta al potere ci rendiamo conto di avere votato un ambizioso pieno di ideologie. Ci restiamo male, ma basta riflettere solo un attimo, abbiamo votato un politico. Cosa pretendevamo? Posso solo concludere che In duecentocinquanta anni siamo passati dall'esempio di volontà di Vittorio Alfieri col suo "volli sempre volli fortissimamente volli" alla prova di pazienza di molti italiani col loro "polli sempre polli fortissimamente polli". E questo a causa di politici "folli sempre folli fortissimamente folli".
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Cosa aspettiamo ancora per riprenderci la nostra dignita' di popolo e di italiani liberi?
Domenico Marigliano Blogger
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